Ogni anno, alle soglie dell’inverno, è naturale dedicare più di un pensiero alla nostra caldaia. Per affrontare il periodo più freddo dell’anno con la massima tranquillità, abbiamo bisogno di un apparecchio affidabile ed efficiente. Per questo motivo la manutenzione della caldaia diventa un’operazione fondamentale per il benessere domestico, per l’ambiente e anche per le nostre tasche. Ma quanto ne sai di questa manutenzione? E, soprattutto, riesci a orientarti tra tante definizioni? Revisione della caldaia, controlli periodici, controlli programmati, manutenzione ordinaria e straordinaria, controllo dei fumi, certificazioni, bollino blu e bollino verde: non è facile districarsi tra tanti termini e operazioni, anche perché bisogna aggiungere che la differenza tra consigli, indicazioni e obblighi non è sempre netta!

Facciamo allora chiarezza sul significato di manutenzione della caldaia, descrivendo sia i principali interventi che la differenza fondamentale tra quelli consigliati periodicamente e quelli obbligatori, da eseguire entro precise scadenze. Ricordandoti che se non vuoi preoccuparti delle date e vuoi la certezza di interventi qualificati, le nostre offerte per la caldaia a condensazione prevedono servizi di manutenzione pensati proprio per la tua tranquillità!

Quando la manutenzione caldaia è obbligatoria? Controllo fumi e bollino blu
La legge, con DPR n. 74 del 2013, è chiara: la revisione o manutenzione della caldaia obbligatoria deve rispettare specifiche scadenze a seconda della potenza dell’impianto e del tipo di combustibile.

Ogni anno
Per gli impianti che hanno una potenza termica superiore ai 100 kW e sono alimentati a combustibile solido o liquido.

Ogni 2 anni

  • Per gli impianti che hanno una potenza termica superiore ai 100 kW e sono alimentati a GPL o gas.
  • Per gli impianti che hanno una potenza termica superiore ai 10 kW e inferiore ai 100 kW e sono alimentati a combustibile liquido o solido.

Ogni 4 anni
Per gli impianti con potenza termica superiore ai 10 kW e inferiore ai 100 kW, alimentati a GPL o gas. Oltre ad assicurare il controllo e il funzionamento delle componenti principali dell’impianto, la manutenzione obbligatoria consiste in due verifiche fondamentali.

Controllo dei fumi
Viene verificato il rendimento della combustione, mediante la misurazione

  • della temperatura dei fumi e dell’aria.
  • della quantità di ossigeno e monossido di carbonio prodotto.
  • dell’indice di fumosità.

Controllo dell’efficienza energetica
Viene calcolato il rendimento termico, cioè quanto calore viene utilizzato per scaldare l’acqua, rispetto a quello disponibile, e quanto ne viene “sprecato” (dissipato). Alla fine, il tecnico dovrà rilasciare la certificazione obbligatoria, prevista dalla legge. Si tratta del bollino blu, quando la raccolta dati è gestita dal Comune e riguarda i centri abitati con più di 40.000 abitanti, oppure del bollino verde, quando la gestione dei dati è della Regione o della Provincia e interessa centri con meno di 40.000 abitanti.

Manutenzione caldaia ordinaria
A differenza della manutenzione obbligatoria, regolata in modo puntuale dalla legge, la manutenzione ordinaria segue i tempi e le modalità indicate dalle case produttrici nella documentazione che accompagna gli impianti. Per un controllo di “routine”, la scadenza raccomandata è in genere di un anno. È bene sottolineare che, anche per quanto riguarda questo tipo di manutenzione, il tecnico incaricato dovrà compilare il libretto dell’impianto, indicando data e tipo di controllo.

Manutenzione caldaia straordinaria
Per manutenzione straordinaria si intendono invece tutti quegli interventi che si rendono necessari a causa di rotture o malfunzionamenti di singole componenti o meccanismi. Quali sono le principali anomalie che possono rendere necessaria la manutenzione straordinaria, qualora un semplice controllo (con pulizia, verifica posizionamento e nuovo montaggio) non bastasse?

  • La mancata accensione del bruciatore.
  • Lo spegnimento del bruciatore subito dopo l’accensione.
  • La temperatura dei fumi particolarmente elevata.
  • Un’anomalia nella sonda fumi.
  • Un’anomalia nella sonda esterna.
  • Errori nel controllo della combustione (in genere riconducibili alla scheda elettronica).

Cosa succede se non faccio il controllo annuale caldaia: costi e sanzioni
In caso di inosservanza del calendario previsto per la manutenzione ordinaria e straordinaria, è la stessa legge (con DPR n. 74 del 2013) a prevedere una serie di sanzioni amministrative gestite dall’Ente di competenza, Comune o Regione.

  • Da 50 a 200 Euro in caso di mancata revisione ordinaria.
  • Da 500 a 600 Euro in caso di mancanza di libretto aggiornato alle revisioni previste.
  • Da 500 fino a 3.000 Euro in caso di mancata revisione obbligatoria (controllo dei fumi).

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